Respiro dopo respiro

Ansia e depressione possono essere disturbi dell’umore primari o secondari. Nei disturbi dell’umore primari, l’alterazione emotiva è Il disagio di vivere, il male dell’anima, può essere caratterizzato da carenze affettive, traumi familiari vissuti nell’infanzia a volte persino nel periodo fetale o collegato all’imprinting. Nei disturbi dell’umore secondari, le alterazioni sono causate da malattie fisiche, dall’effetto collaterale di alcuni farmaci, da periodi prolungati di stress.
Tutto ciò che avviene durante il periodo primale  di un individuo ( concepimento, periodo fetale, nascita, primi anni di vita) caratterizza le risorse personali che permettono di sopportare l’approfondirsi dei momenti di tristezza altrimenti il movimento energetico va verso un processo involutivo causando i disturbi dell’umore, sia primari che secondari.

“Periodo primale”La prima relazione d’amore di un essere umano è quella con la propria madre. Questo periodo va a determinare il buon sviluppo del potenziale umano in termini di salute, qualità della vita, voglia e gioia di vivere, capacità di amare e lasciarsi amare. Già al momento del concepimento c’è l’unione delle due essenze energetiche dei genitori e anche i nove mesi di gravidanza sono già la prima parte della vita di un individuo,  in cui mamma e bimbo sono in stretta relazione, in base alle esperienze vissute nel grembo materno ci si prepara già alla vita che ci attende dopo la nascita.  La stimolazione del liquido amniotico crea una dolce pressione che influisce sulla crescita costante del bambino nel grembo materno. I mammiferi in generale, quindi anche l’uomo, in situazione di intimità e ascolto del proprio corpo e delle sue reazioni durante il parto, sono predisposti a secernere un cocktail di ormoni per dare alla luce i propri piccoli. Sono gli ormoni dell’amore e dell’accudimento: ossitocina e prolattina. l’ossitocina naturale è in grado di mandare informazioni fino al cervello tanto da indurre mamma e bimbo in uno stato alterato di coscienza, completamente persi nel loro amore ma sempre più sovente si è costretti a ricorrere all’ossitocina artificiale o addirittura al cesareo. Privando mamma e bimbo di questo cocktail  di ormoni si causa la prima ferita della vita di un essere. La natura ci da un’altra possibilità di recupero grazie all’Imprinting (attaccamento mamma /bimbo). L’allattamento al seno a richiesta e il portare il bambino sono altri due aspetti che vanno a completare il periodo primale. Se tutto questo non avviene il neonato rivive l’esperienza di separazione e abbandono che può portare l’individuo a consolarsi con oggetti sostitutivi: dapprima con biberon, ciuccio, giocattoli, fino ad arrivare al cibo e da adulti alcol, fumo, tabacco, farmaci ecc. 
E ancora, un pianto non rassicurato porta a rassegnazione e frustrazione, paura esistenziale, paura dell’abbandono, senso di impotenza. Si impara a vivere separati da se stessi, non riconoscendoci più per non riconoscere i nostri veri bisogni che sappiamo non verranno mai soddisfatti. Perdiamo così la capacità di sentirci a casa in noi stessi. Impareremo ad accontentarci sempre di una seconda scelta e incontreremo dipendenze fisiche o psichiche: affettive (attaccamento confuso con amore), materiali (possesso di beni), alimentari (metabolismo, anoressia, bulimia), droghe (fumo, alcol come attaccamento alla bottiglia per richiamo della suzione al seno), stupefacenti.   
Comprendere l’importanza della natura e della naturalità favorisce nello sviluppo dell’individuo un corretto equilibrio fisico, psichico e una giusta interazione sociale .


LO SHIATSU COME STRUMENTO

Willi Maurer (studioso) afferma che: “Gli avvenimenti che scuotono profondamente l’adulto sul piano emotivo sono anche in grado di sciogliere e riorganizzare la matrice cerebrale. Questo presuppone una intensa espressione emotiva dei sentimenti rimossi, che porta a ricollegarsi alle situazioni primordiali. Un accompagnamento empatico e scevro da giudizio facilita questo processo”. E questo è proprio ciò che è in grado di fare lo Shiatsu. Lo Shiatsu può diventare un percorso di crescita anche per il ricevente, lo aiuta a ricongiungersi al suo centro, alla sua natura e naturalità, riporta alla luce l’essenza originaria, stimola la vitalità e il processo di auto guarigione (stimolando il parasimpatico) migliorando la qualità della vita. Lo Shiatsu, è in grado di riportare il ricevente nell’abbraccio degli “ormoni dell’amore e dell’accudimento”, ovvero il Puro affetto materno !

L’intenzione di questo trattamento ha l’obbiettivo di riportare l’individuo al suo centro, alla sua origine. È un protocollo consigliato per l’inizio di un percorso che sicuramente muterà a seconda delle risposte del ricevente. 
È praticabile con qualsiasi stile di shiatsu, (purché mantenga le sue caratteristiche di pressione perpendicolare, mantenuta e costante) e prevede la possibilità di un trattamento con 2 operatori.

(dall'abstract del convegno Nazionale FISieo 2012: "Riconoscere la vita in ogni respiro" di Stefania Cecire e Maria Viglione)

Bibliografia: Fondamenti di medicina tradizionale cinese – F. Bottalo/R.Brotzu, La prima ferita – W. Maurer, Teoria e pratica Shiatsu – Carola B. Cooke, Metamedicina: ogni sintomo è un messaggio – C. Rainville, Depressione – G. D’Agostini




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