L'altra faccia di un mondo "apparentemente normale"

La disabilità è: questo momento… qui' … ora !
Lavorare con i bambini "speciali" è come osservare incantati un arcobaleno ricco di colori e sfumature.
Sono più di dieci anni che lavoro con la disabilità, in situazioni diverse, dal rapporto con il singolo, o con la famiglia, o lavori di gruppo con bambini o bimbi e mamme/educatori ….
Per me è il modo più vicino, in assoluto, per vivere e sperimentare il qui ed ora!
Ogni volta che inizio un nuovo percorso, che sia di trattamenti o di un lavoro di gruppo, parto con un progetto nel cuore; un progetto che devo essere pronta a modificare e trasformare di volta in volta.
E' sempre il mio Uke che mi guida, io devo essere pronta a cogliere ogni minimo dettaglio nelle sue reazioni, nella sua evoluzione e, soprattutto rispettare la sua espressività corporea.
In un lavoro a tu per tu cresce la complicità, il rapporto ricevente/operatore, la fiducia e una profonda conoscenza, ricercando un progresso, una trasformazione in positivo della quotidianità.
In un lavoro di gruppo emergono altre sfumature oltre a tutto ciò che accade
abitualmen
te:
nel gruppo le disabilità sono diverse, ognuna con un suo punto di partenza e un suo punto d'arrivo da cui proseguire ancora. In un gruppo si lavora su altre tematiche oltre alla ricerca di" benessere ed equilibrio". Scattano le dinamiche del rapporto mamma e bimbo, del rispetto dei compagni, delle loro differenze e delle loro tempistiche. In un lavoro di gruppo si diventa una grande famiglia, ci si sostiene, ci si confronta e si cresce insieme. In un lavoro di gruppo con i bambini speciali, non si apprende principalmente la corretta postura di chi tratta, non si rispetta esclusivamente un Kata nella sua forma più tradizionale. Ci si ritrova davanti a ragazzi obbligati alla carrozzina, altri che di stare sdraiati all'inizio non ne vogliono sapere e hanno necessità di esplorare gli spazi e osservare i compagni. Nel gruppo si vive l'amore, quello puro, quello senza richieste, quello così come è e come evolve, senza pretese ma con meraviglia giorno dopo giorno, lezione dopo lezione.
Si apprende osservandosi l'un l'altro.
I benefici si estendono a tutta la nuova famiglia, è l'esempio più lampante di come lo Shiatsu faccia bene sia a chi lo riceve che a chi lo pratica.
Migliora il rapporto mamma/bimbo e quindi la quotidianità. Si vivono e si affinano la sensibilità e l'empatia
Ci si abitua ad uno stato di benessere e ci si dà la possibilità di ricercarlo ogni qual volta se ne senta la necessità.
Quello che si sperimenta e si vive insieme lo si porta nella vita quotidiana, in famiglia, a scuola, nel lavoro e modifica il modo di relazionarsi sia dei ragazzi e delle loro famiglie ma anche il mio verso un mondo solo "apparentemente normale".
Grazie alle famiglie che mi seguono con fiducia e alle strutture che mi accolgono.
Stefania Cecire




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